Il documentario di Daniele Segre, realizzato nel 2008, affronta con sobrietà e senza pathos un tema - tragicamente - di grande attualità nel mondo del lavoro italiano: quello delle morti bianche. In questo caso l'attenzione è posta sul settore edile, protagonisti del film sono i lavoratori e i familiari di lavoratori morti sul lavoro. Una galleria di volti in primo piano che non lascia indifferenti.
«Con lavoratori edili, familiari, amici di muratori, manovali, operai morti o feriti sul lavoro (anche immigrati). È una galleria di volti in primo piano che raccontano i fatti, esprimono il dolore o la rabbia per quel che è successo, ma anche la dignità e l'orgoglio del lavoro. Le più espressive sono le donne: madri, mogli, sorelle che non saranno più quelle di prima. Non c'è mai, come nei mass media TV, speculazione morbosa sul lutto e il dolore trasformati in spettacolo. Si dicono senza lacrime i disagi psichici, sociali, economici in famiglia, le aberrazioni, i compromessi, le regole non rispettate nei cantieri. Non si denuncia, si constata. Interviste raccolte a Torino, Milano, Roma, Napoli, e talvolta i sottotitoli chiariscono i dialetti. Comincia e finisce con la musica dell'inno nazionale e infine si mostra a Roma l'Altare della Patria per i soldati caduti in guerra: anche i caduti sul lavoro hanno diritto a eguale dignità e rispetto? Nato con la collaborazione della FILLEA (Federazione Italiana Lavoratori Legno Edili e Affini _ CGIL), il film è stato autoprodotto dalla società torinese I Cammelli di Segre. Rifiutato dalla RAI per la TV e dalle case di distribuzione per le sale.» (Il Morandini 2013)
La proiezione inizia alle 20.30. Prima del film sarà possibile gustare come sempre le specialità di Remigio. La cena è servita alle 19.
Trailer 1
Trailer 2
Intervista con Daniele Segre su «Morire di lavoro»